• 19 luglio 2023

Sestriere, una formazione ad alta quota

Al Centro di Formazione e Addestramento piemontese, i colleghi si preparano a 2.600 metri per fronteggiare a situazioni particolari.

Traliccio con operai. Sfondo con montagna a Sestriere

Saper affrontare le sfide di ogni giorno, anche in alta quota. Il 17 e 18 luglio, nel Centro di Formazione e Addestramento (CFA) di Sestriere è stata fatta una sessione di addestramento su linea di Media Tensione (MT) fuori tensione realizzata in un contesto particolare ma assolutamente realistico vista la capillarità della nostra rete: a un'altitudine di 2.600 metri.

La novità che ha reso particolare questo corso è stata, infatti, la “location” in alta quota, che ha un impatto diverso su come il nostro corpo reagisce e si comporta. L’obiettivo di queste giornate è stato quello di supportare i colleghi e fare loro il training per lavorare in condizioni differenti rispetto a quelle normali, che spesso capitano sia nel quotidiano che in task force e in emergenza. Ponendo sempre al centro la sicurezza e il lavoro di squadra.

Questo approfondimento è stato fatto nel CFA di Sestriere che, con le sue condizioni operative uniche e gli strumenti a disposizione (tra cui una linea MT fuori tensione per scopi didattici) ha permesso un’esperienza realistica e mirata.

Del resto, si tratta di un centro altamente specializzato dove, di norma, vengono tenute sessioni di vario genere che illustrano come muoversi in condizioni di criticità e soprattutto in emergenza. Tra i corsi che si svolgono normalmente al CFA, ci sono: guida sicura fuoristrada con mezzi 4x4 (anche su neve e ghiaccio), taglio piante, progressione in ambiente montano, ciaspole, sci e molto altro.

La scelta di condurre tale formazione a Sestriere ha permesso, quindi, di fornire ai nostri colleghi nozioni fondamentali per gestire situazioni che richiedono non solo grande resistenza fisica, ma anche emotiva.

Durante la parte teorica, sono stati affrontati diversi aspetti legati alla montagna e alla fisiologia umana in alta quota. Sono stati esaminati i pericoli e le variazioni dovute al clima di montagna, e le protezioni da indossare per le radiazioni solari e per i disturbi legati all’altitudine. Grande attenzione è stata data anche alla meteorologia, ai rischi biologici e al corretto equipaggiamento, oltre a nozioni di base di guida in fuoristrada.

Le attività pratiche, invece, si sono svolte a 2.600 metri. I partecipanti hanno scalato pali alti 16 metri, con un impatto visivo notevole a 360 gradi degli imponenti monti circostanti. E si sono cimentati anche in un intervento operativo complesso con simulazione della sospensione delle attività per causa di forza maggiore che ha richiesto una pronta reazione da parte dei colleghi per riprenderle in modo efficace. Non ultimo, per raggiungere il cantiere, hanno poi percorso venti chilometri di guida in fuoristrada su terreni sconnessi e con i mezzi operativi.

Si è trattato, dunque, di una formazione che ha evidenziato l'importanza di avere le giuste competenze e professionalità, per sapere gestire le emergenze in sicurezza.  

Questo addestramento in montagna ha rappresentato un importante step nell'ambito della formazione. Ma soprattutto, una nuova e avvincente opportunità per i colleghi, pronti a fronteggiare l’alta quota, con efficienza e sicurezza.