Droni al decollo
La nostra svolta: nel 2022 più piloti e più velivoli, oltre a un’autorizzazione unica, per il volo non a vista
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Trecentocinquanta droni, quasi quattrocento piloti e una certificazione speciale e unica in Italia: questo, in sintesi, il nostro impegno, quest’anno, per continuare ad integrare nella nostra attività ordinaria questo strumento affascinante e di grande utilità per le ispezioni e per la manutenzione della nostra infrastruttura, che conta duecentomila chilometri di rete aerea di media tensione.
Una svolta importante nel 2022 quella che vede protagonisti questi dispositivi, che rappresentano il nostro “occhio” tecnologico per osservare da vicino la nostra rete: dalla fase della sperimentazione entriamo nel vivo del loro uso quotidiano.
Per questo motivo abbiamo ampliato la flotta degli apparecchi: entro la fine di quest’anno il numero, già arrivato a 250 unità dai 30 di inizio 2021, arriverà a 350. Ogni squadra operativa, laddove sarà possibile da un punto di vista di normativa e autorizzazioni, ne sarà dotata per svolgere le ispezioni aeree, sia programmate che mirate (in caso di guasti o per rilevare criticità), o per verificare il taglio delle piante.
Allo stesso modo si sta allargando il numero di colleghi abilitati, ossia “i piloti” della nostra flotta interna: nel 2021 siamo arrivati a un totale di 260 e quest’anno prevediamo di formare altri 100-140 operativi.
Inoltre, abbiamo ottenuto l’autorizzazione non geografica per il volo non a vista con i droni sul territorio nazionale in aree non popolate. Un “permesso” che ci è stato conferito dall’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) e che ci consentirà di “guardare” le nostre linee elettriche aeree senza limiti geografici, mettendo la sicurezza al primo posto attraverso un parametro fondamentale, la verifica della concentrazione abitativa.
“Saremo tra i primi in Italia, precursori in questo campo”, commenta Stefano Fornari, dell'Unità Manutenzione Rete, sottolineando come noi di E-Distribuzione siamo stati da sempre dei pionieri del lavoro con i droni, a partire dal 2012, quando abbiamo iniziato la sperimentazione, prima col volo a vista, e poi con quello non a vista che ci ha portato a questo risultato così rilevante.
La certificazione è relativa al “PdRA01”, uno scenario definito da ENAC per i voli non a vista a una distanza massima di due chilometri dal punto di decollo. Il limite, posto per motivi di sicurezza, consente una distanza di molto superiore rispetto al volo a vista, che viene effettuato a circa cinquecento metri dal punto di decollo.
L’autorizzazione è il risultato del lavoro di ricerca e studio che è stato fatto dal nostro team. Da un lato abbiamo lavorato sulla formazione del nostro personale, dall’altro abbiamo revisionato il manuale delle operazioni alla luce delle modifiche introdotte dal nuovo regolamento di ENAC del 4 gennaio 2021 e scritto un documento che ha accompagnato il PdRA01, la domanda di autorizzazione non geografica per i voli non a vista con i droni. Nel frattempo “abbiamo studiato un algoritmo, che, basandosi sulla presenza sul territorio dei nostri contatori, riesce a definire se in una porzione si può volare non a vista o meno a seconda della concentrazione abitativa”, racconta Fornari.
Dunque, se li vedrete volare sopra le nostre linee elettriche non stupitevi: non siete capitati su un set di un film di fantascienza, ma siete ancora nella nostra realtà. I droni saranno quindi sempre di più uno strumento quotidiano per le nostre attività. Sempre a beneficio della qualità del servizio.