• 14 luglio 2021

Verso il futuro con Grid Futurability ® Matera

Le principali innovazioni del progetto che interesserà oltre 128 mila clienti

Immagine della creatività per Grid Futurability

Il futuro fa tappa a Matera. Con “Grid Futurability® Matera” abbiamo dato il via al nostro living lab di tecnologie applicate alla rete con l’obiettivo di apportare benefici, non solo nella gestione della nostra infrastruttura, ma anche nella qualità del servizio e nella capacità della rete di accogliere le fonti rinnovabili. Conosciamo da vicino questo progetto

L’evoluzione tecnologica è in atto. E Matera, con i suoi antichi “Sassi” e la sua storia, ne è la guida. Nella cittadina lucana infatti metteremo in atto una serie di innovazioni che partono dal “gemello virtuale” della nostra rete: attraverso i modelli in 3D, riprodurremo digitalmente gli asset principali della nostra infrastruttura come gli impianti primari e secondari, rendendoli accessibili da remoto.

Il “Network Digital Twin”, il gemello digitale della rete, rappresenta la base per l’implementazione di ulteriori tecnologie e strumenti a disposizione della rete:

  • Automazione avanzata: la cosiddetta “smart fault selection” consente di individuare e isolare automaticamente in meno di un secondo un tratto di rete, anche minuscolo, affetto da un guasto, riducendo al minimo il numero dei clienti che subiscono disalimentazione. Tale selezione è possibile in quanto i dispositivi della cabina interessata scambiano informazioni e si coordinano in tempo reale con quelli di altre. Questi stessi strumenti consentono anche di supportare la regolazione evoluta della tensione, aumentando in questo modo la capacità di accogliere fonti rinnovabili ed aprendo a nuovi servizi.
  • sensori Iot (Internet of Things): nuove dispositivi capaci di monitorare in tempo reale lo stato della rete e dei suoi impianti (temperatura, umidità, eventuale presenza di acqua e animali) per consentire interventi sempre più tempestivi ed efficaci.
  • QED: dispositivo unico, dotato di alta capacità computazionale ed “intelligenza”, che integra le funzionalità più importanti di gestione della rete, riducendo così il numero degli apparati presenti in una cabina, per renderla sempre più digitale, evoluta, sostenibile e sicura.
  • Smart Street Box: cassetta stradale di nuova generazione, dotata di sensori intelligenti che agiscono in coordinamento con i sistemi di cabina, più resistente e rinforzata, a beneficio della sicurezza dei cittadini e del decoro urbano contro eventuali rischi di danneggiamento.
  • Open Meter: nel progetto non manca ovviamente il nostro contatore digitale di nuova generazione, concepito per rilevare tempestivamente una maggiore varietà di dati di misura con granularità temporale quartoraria, e per favorire - attraverso un canale di comunicazione dedicato e protetto-, la consapevolezza energetica del cliente, che dotandosi di appositi dispositivi potrà analizzare le proprie abitudini di consumo e ottimizzare la spesa energetica.
  • Realtà Aumentata e Intelligenza Artificiale: supporti fondamentali nella gestione della rete per individuare componenti che hanno subito danneggiamenti e monitorare con precisione l'interferenza con la vegetazione, ottimizzando così gli interventi di potatura.
  • Smart Glass e Termocamere. In questa rivoluzione in prima linea ci sono i nostri operativi. Smart glass e termocamere saranno la dotazione del cento per cento delle squadre sul campo.  I primi servono a visualizzare dati e informazioni, in real time, sui dispositivi su cui si sta operando, permettendo ai colleghi di confrontarsi con chi è da remoto per l’analisi del problema e l’intervento, con l’ausilio anche dell’IA, soprattutto in casi di emergenza. Le seconde servono a rilevare anomalie che si manifestano dal surriscaldamento degli apparati o dei cavi.

Ad essere interessati dal progetto saranno 31 impianti primari, 2412 secondari, oltre 128 mila clienti in Bassa Tensione e 425 in Media Tensione, oltre 2.700 produttori in BT e 229 in MT.  In cinque anni, nel dettaglio, sarà realizzato il modello 3D del cento per cento delle cabine (31 primarie e 920 secondarie) e delle linee, per un totale di 2.820 chilometri di linee MT. Saranno 600 i dispositivi QED installati per la trasformazione digitale delle cabine secondarie. Altrettante le cabine secondarie dotate di sensori IoT per il rilevamento di misure elettriche e dati su sicurezza e ambiente. Il cento per cento degli impianti idonei alla rilevazione sarà monitorato da remoto, e mille saranno i produttori di energia rinnovabile che saranno dotati di un dispositivo Chain 3 per osservare la produzione da fonte rinnovabile in BT.

Attraverso questo cuore tecnologico avremo quindi a Matera un sistema elettrico più efficiente e sostenibile, “inclusivo”, dove ciascuno può avere l’opportunità di collaborare.