• 02 dicembre 2025

Inaugurata a Livigno la Cabina Primaria più alta d’Italia

Una struttura ipogea che guarda al futuro: energia, innovazione e sostenibilità per l’Alta Valtellina

livigno

Tra le vette più alte d’Italia, Livigno è da sempre sinonimo di natura, sport e ospitalità. Oggi diventa anche il simbolo di un’evoluzione strategica per il settore elettrico: è stata inaugurata qui la Cabina Primaria più alta d’Italia, a 2.177 metri sul livello del mare. Un’infrastruttura all’avanguardia, incastonata nell’area montana, progettata per garantire energia affidabile in un’area chiave dell’arco alpino.

Un’opera “invisibile” ad alta quota

Realizzata all’interno della montagna secondo criteri ingegneristici avanzati, l’edificio ipogeo si estende su 1.600 metri quadrati. Per affrontare le complessità operative legate all’altitudine, è stato necessario un intervento di stabilizzazione temporanea con 260 micropali di 15 metri.

L’impianto è dotato di due trasformatori di  potenza massima di 80 MVA, e serve fino a 20.000 utenze tra abitazioni, imprese e strutture turistiche. Inoltre, dispone di componenti progettati per operare in condizioni ambientali estreme, gestendo tensioni non unificate.

Tecnologia digitale e gestione evoluta della rete

La Cabina è integrata in un sistema di telecontrollo avanzato, ed è supportato da tecnologie innovative che consentono di intervenire in tempo reale sulla rete Il sistema è gestito dai Centri Operativi territoriali di E-Distribuzione, in grado di intervenire rapidamente per ottimizzare i flussi energetici e garantire continuità del servizio.

A completamento dell’opera, nel territorio sono stati interrati oltre 60 km di nuove linee elettriche di Media Tensione e sono in fase di rimozione 18 km di linee aeree, così da migliorare la qualità paesaggistica e la resilienza della rete. Sono stati inoltre realizzati 16 interventi su Cabine Secondarie: quattro nuove realizzazioni e dodici ammodernamenti.

Efficienza e rispetto per l’ambiente alpino

La sostenibilità è stata parte integrante del progetto fin dall’inizio. I 27.000 metri cubi di roccia scavati sono stati riutilizzati localmente con un approccio di economia circolare, evitando circa 1.600 viaggi di trasporto e riducendo le emissioni di cantiere.

Completati i lavori strutturali, è stato ripristinato il manto vegetale con 28.000 piantumazioni di essenze autoctone, selezionate per garantire compatibilità ecologica e armonia con il paesaggio.

Un progetto orientato alla transizione energetica

L’intervento rientra in una strategia più ampia di modernizzazione della rete elettrica dell’Alta Valtellina in contesti complessi per un totale di 30 milioni di euro. La nuova Cabina Primaria supporterà l’elettrificazione dei consumi, contribuendo alla transizione energetica nel segno dello sviluppo sostenibile e del rispetto del territorio.