• 13 giugno 2024

Transizione energetica: raddoppiare gli investimenti nelle reti

Lo sostiene Eurelectric e lo conferma l’Unione Europea

foto rete

Gli investimenti nelle reti di distribuzione dell’elettricità dovranno, su scala europea, raddoppiare per garantire il percorso della transizione energetica. A dare questa indicazione è un recente studio realizzato da Eurelectric, l’associazione europea che raccoglie tutte le imprese che nel Continente operano lungo la filiera dell’elettricità. Un avviso pienamente condiviso anche dal Consiglio UE che, nella riunione del 30 maggio scorso, ha richiamato l’attenzione della Commissione Europea sulla necessità di una pianificazione coordinata e a lungo termine delle infrastrutture della rete elettrica a livello europeo.

Partendo dal documento dell’Associazione Eurelectric, l’analisi prende anzitutto in esame i grandi mutamenti che sono stati avviati nella prospettiva della transizione ecologica e della neutralità: se oggi meno di un quarto degli usi finali dell’energia nel suo complesso è in Europa impiegata sotto forma di energia elettrica, nel 2050, questa quota sarà almeno del 60 per cento. Le fonti rinnovabili arriveranno a soddisfare oltre due terzi di questo fabbisogno, mentre i sistemi di accumulo, divenuti essenziali per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e dell’intero sistema elettrico, saranno costituiti prevalentemente da innumerevoli punti di stoccaggio gestiti lungo le maglie della rete di distribuzione.

Sarà dunque necessario incrementare gli interventi di adeguamento e sviluppo dell’infrastruttura di distribuzione, il che comporterà che la massa di risorse da investire passerà dagli attuali 33 miliardi di euro all’anno, sempre su scala europea, ad almeno 67 miliardi, in pratica raddoppiando. La mancata implementazione di tali budget metterebbe – sempre secondo lo studio di Eurelectric – a repentaglio fino a tre quarti delle nuove connessioni di rete previste nei piani di sviluppo dei diversi Paesi, sia che esse riguardino i nuovi usi energetici finali, come le automobili elettriche o le pompe di calore o i macchinari industriali, sia che facciano capo ai sistemi di generazione, soprattutto fotovoltaici di piccola e media taglia.

Per incentivare la crescita degli investimenti, aggiunge lo studio dell’Associazione, tra le altre cose, sarà necessario introdurre quadri normativi chiari e accelerare le procedure autorizzative necessarie alla realizzazione dei nuovi impianti. Ma serviranno altresì tecnologie, materie prime e “talenti”.

Dal canto suo il Consiglio dell’Unione Europea ha ribadito la necessità di una pianificazione coordinata e a lungo termine delle infrastrutture della rete, combinata con il coordinamento dal basso verso l'alto dei piani nazionali a livello regionale per tenere conto delle specificità delle regioni che non sono interconnesse o non sufficientemente interconnesse.

Per questo è necessario, sempre secondo tale istituzione, aumentare gli investimenti nelle reti elettriche sia a livello di trasmissione che di distribuzione al fine di garantire un sistema energetico europeo altamente interconnesso, integrato e sincronizzato, necessario per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, competitività e sicurezza dell’approvvigionamento dell’UE. Per questo motivo il Consiglio ha invitato la Commissione a individuare misure per accelerare le procedure di autorizzazione delle reti per uno sviluppo più rapido delle reti elettriche, andando avanti nella standardizzazione delle infrastrutture per poter ridurre al minimo le perturbazioni nella catena di approvvigionamento e garantire la disponibilità dei componenti della rete in Europa.

Ed è proprio in questa direzione, quella del rinnovo e dello sviluppo della rete, che E-Distribuzione si sta da tempo muovendo: anzitutto, garantendo la connessione alla rete di oltre un milione e mezzo di impianti fotovoltaici, quindi attraverso un piano di investimenti per il rinnovamento della rete, la crescita professionale continua del nostro personale e la digitalizzazione dell’infrastruttura, al fine di garantirne sempre una sempre maggiore efficienza e resilienza. Per una rete del futuro.