• 18 giugno 2024

La rete di distribuzione: una storia lunga oltre sessant’anni

Dalla nascita negli anni 60’ alle sfide della transizione ecologica e dell’elettrificazione dei consumi

foto storia rete

Il futuro della transizione energetica passa attraverso le reti di trasmissione e di distribuzione dell’energia elettrica. Lo ha sostenuto recentemente Eurelectric, l’associazione europea delle imprese elettriche, e lo ha confermato l’Unione Europea a fine maggio, con il documento conclusivo del Consiglio Energia. E il nostro Paese a che punto si trova? Qual è stata la strada finora percorsa?

La distribuzione elettrica in Italia può vantare un’esperienza di oltre sei decenni di storia. La rete elettrica nazionale trova infatti una forma unica nel 1962, quando un sistema elettrico precedentemente parcellizzato sul territorio si unisce con l’ambizioso obiettivo di realizzare l’elettrificazione dell'Italia per sostenerne lo sviluppo sociale ed economico.

Oggi, con l’obiettivo di garantire un servizio sempre più affidabile in un contesto di costante evoluzione, gli operatori delle reti di distribuzione come E-Distribuzione devono svolgere la funzione di coordinatori dei sistemi energetici, mettendo in campo programmi di investimento che rendano l’infrastruttura più resiliente e partecipata, servendosi anche di tecnologie avanzate che potenzino l’automazione e le funzionalità di telecontrollo.

Ma quando nasce una rete veramente nazionale?

Siamo negli anni ‘60, nel pieno del boom economico, quando gli italiani cercano nuovi comfort negli elettrodomestici. A chiedere più energia è un contesto in trasformazione, rappresentato sia dalla cosiddetta società dei consumi, che dall’industria in pieno sviluppo e dal settore agricolo. Con una grande opera di elettrificazione, la rete di distribuzione portò l’elettricità ovunque, dal Nord industrializzato al Mezzogiorno a quell’epoca ancora prevalentemente agricolo. Poi, nei decenni successivi si completa questo processo sviluppando il piano di collegamento delle innumerevoli isole che circondano il Paese raggiungendo così anche chi dall’energia elettrica è tagliato fuori, o non può farvi affidamento in modo abbastanza stabile. Tutto ciò si traduce anche in una distribuzione più efficiente e flessibile, con un nuovo modello di infrastruttura in grado di gestire meglio i picchi di domanda.

All’inizio degli anni Settanta le utenze servite diventano 26 milioni, quasi raddoppiate. L’elettricità raggiunge oltre mezzo milione di quelle abitazioni nelle zone rurali che ne erano ancora prive all’inizio del decennio precedente. Il grado di elettrificazione del paese arriva al 99%. In dieci anni anche l’Italia può contare su una moderna, integrata e capillare rete elettrica di distribuzione, che collabora all’innovazione del Paese. Oggi la rete di E-Distribuzione attraversa l’Italia da Nord a Sud lungo oltre 1 milione di chilometri di linee elettriche, arrivando ad oltre 31 milioni di clienti sparsi in circa 7400 comuni. Portiamo energia alle imprese e alle attività commerciali grazie alle nostre oltre 2200 cabine primarie così come alle abitazioni e alle piccole imprese con una fitta rete di più di 450 mila cabine secondarie.

Con l’inizio del nuovo millennio, viene dato il via alla digitalizzazione degli asset a partire dal piano di sostituzione dei contatori meccanici con l’installazione dei meter di nuova generazione. Nel 2001 e fino al 2016, inizia l’installazione dei primi contatori intelligenti al mondo, che permettono per la prima volta ai clienti di effettuare da remoto operazioni di gestione della fornitura. Tali dispositivi sono ormai giunti alla seconda generazione: Open Meter consente di verificare i consumi in near real time e ciò consente ai clienti di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie abitudini di consumo e di essere sempre più attenti all’efficienza energetica. Oggi E-Distribuzione ha raggiunto e sorpassato il traguardo di 30 milioni di contatori Open Meter installati in tutto il Paese.

E ora cosa ci aspetta?

Nell’ultimo decennio le fonti rinnovabili hanno conquistato definitivamente il centro della scena. Comincia ad affermarsi la generazione distribuita, dove il consumatore diventa anche produttore di energia grazie soprattutto al fotovoltaico di piccola taglia, e per sostenere tale sviluppo, la rete dà nuovo impulso alla digitalizzazione delle infrastrutture elettriche, che diventano vere e proprie Smart Grids, ossia reti che combinano l’utilizzo di attrezzature tradizionali con soluzioni digitali innovative. Oggi E-Distribuzione ha oltrepassato la quota di 1,5 milioni di produttori da impianti fotovoltaici connessi alla rete di distribuzione, con un notevole incremento negli ultimi due anni. Un traguardo che dimostra come gli italiani siano sempre più consapevoli del loro ruolo di attori protagonisti per la transizione energetica e la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili.

Gli anni che stiamo vivendo e che vivremo in futuro sono quelli dell’elettrificazione: una rivoluzione del mondo dell’energia che apre il sistema elettrico a nuove opportunità. L’infrastruttura è alla guida di questa importante trasformazione verso un futuro più sostenibile, reso possibile grazie al crescente uso dell’elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Così la rete di distribuzione si evolve in piattaforma digitale, flessibile e sempre più capace di gestire la variabilità dell’energia generata direttamente da impianti rinnovabili o accumulata nei sistemi di storage. Le reti diventano quindi anche più resilienti per fornire un servizio affidabile in termini di qualità e stabilità.

Stiamo dunque entrando nel futuro e siamo pronti ad affrontare le sfide dello scenario energetico che già gestiamo quotidianamente grazie anche alle numerose professionalità che fanno parte di E-Distribuzione.