• 18 febbraio 2022

Cross-Mentoring per la leadership femminile

Si è conclusa l’iniziativa della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien) che ha coinvolto 31 colleghe

copertina dell'evento Cross-Mentoring per la leadership femminile

Raccontarsi, condividere, e confrontarsi: si è tenuto ieri l’evento di chiusura del “Cross-Mentoring Program: Next Generation Female Leaders”, il primo percorso di sviluppo professionale realizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica, in occasione del suo centenario, che ha visto protagoniste le nostre colleghe. 

“DON’T STOP ME NOW”: se la loro esperienza si potesse riassumere in poche, ma semplici parole, magari anche pronunciate con la grinta e l’entusiasmo di Freddie Mercury, sarebbe proprio quel refrain che vi sta ronzando nelle orecchie. 

Professionalità diverse, un unico obiettivo: crescere insieme in un programma di mentoring cross-aziendale. L'iniziativa della Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien) si è conclusa dopo un anno di lavoro e ha coinvolto 31 nostre colleghe in un percorso volto a favorire lo sviluppo delle competenze di leadership, grazie anche al confronto tra culture aziendali e allo scambio e alla “contaminazione” tra ruoli e storie differenti.  

Dedicato alle future manager della comunità italo-tedesca, “Cross-Mentoring Program: Next Generation Female Leaders” ha previsto l’incontro di due figure, la mentor - con esperienza pluriennale - che ha accompagnato la mentee in un “viaggio” che l’ha preparata al suo futuro ruolo, attraverso un piano di dieci mesi (aprile 2021 - febbraio 2022) tra eventi, incontri e seminari formativi. 

Ascolto, feedback, azione e… passione! Questi alcuni punti saldi, secondo le nostre colleghe, del “crescere zusammen”, “crescere insieme”, lo slogan scelto per guidare i meeting, e per comunicare che solo insieme si raggiunge l’eccellenza.  E, soprattutto, si arriva alla meta che ci si è prefissati. Come? Vediamo insieme cosa ha imparato e cosa consiglia chi ha partecipato a questo programma. 

“Studiare, acquisire competenze, tendere sempre all’eccellenza, ma con umiltà e mantenendo viva la curiosità e l’intelligenza emotiva”, sottolinea Lorena Vona, responsabile comunicazione E-Distribuzione, e mentor. 

A proposito di competenze le fa eco la collega Carla Falchi, anche lei mentor: “Una delle skill che deve avere un buon manager è saper dare fiducia, delegare, che non significa deresponsabilizzare, ma far crescere il team”. 

E anche la capacità di “insegnare, ossia lasciare un segno negli altri ed accogliere gli insegnamenti”, aggiunge Vincenzina Fantacuzzi, anche lei mentor. 

Coinvolgimento dunque, fare “community” è quello che sottolineano le professioniste commentando quello che emerge da questa esperienza. “Essere voce del e per il cambiamento”, in una parola “proattività”, evidenza Roberta Fanti, mentee. 

Non essere quindi solo “passivi”, perché confrontarsi con gli altri “Ci insegna a vedere le cose da più punti di vista”, dice Romina Romeo, mentor, e a porsi più domande che darsi risposte, aggiunge Raffaella Marchesani, anche lei mentor, “Mettendo a fattor comune le esperienze, non solo lavorative, per migliorarsi, incoraggiarsi e innovare, con empatia”. 

Le storie che ci hanno condiviso le colleghe che prendono parte all’iniziativa sono quelle di donne che sono andate dritte all’obiettivo, ma “Mantenendo la flessibilità necessaria per affrontare gli inevitabili imprevisti”, precisa Cristina Bresadola, anche lei mentor.

E di criticità, purtroppo, a causa della pandemia, ce ne sono state tante. Anche in un periodo difficile come questo, tuttavia nascono grandi opportunità, come racconta Flavia Manfredelli: “Questo momento consente a chi ne ha davvero voglia, di mettersi in gioco e dimostrare i propri punti di forza, alla pari di tutti gli altri”.

Determinazione dunque che possiamo riassumere, infine, nelle parole e nel consiglio di un’altra mentee, Alessia Autiero: “Non esiste un tempo giusto per iniziare, ogni passo che farai servirà a farti diventare sempre più forte”.

Lavorare quindi per raggiungere la meta: questo è quello che accomuna tutte le partecipanti che, citando il Dalai Lama, ricordato da una di loro, non hanno paura di assumersi la responsabilità della loro felicità.