• 15 ottobre 2021

L’energia dell’impegno al servizio delle comunità

Dal dialogo col territorio i nostri progetti di street art, il brand activism di E-Distribuzione al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale

Immagine della creatività per il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale

Da cinque anni a questa parte, in Italia c’è un museo diffuso, a cielo aperto, con oltre 300 “tele d’autore” che, se da una prospettiva rappresentano altrettanti esempi di rigenerazione urbana, per chi le ha realizzate sono il frutto di un inevitabile investimento culturale e sociale sul territorio.

“È proprio da qui che siamo partiti, con una moltitudine di progetti di street art che si sono poi sviluppati proprio grazie al dialogo e alla vicinanza con le comunità locali”, racconta Lorena Vona, responsabile comunicazione di E-Distribuzione, intervenendo al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale 2021 a Milano nell’ambito del panel “Brand Urbanism: prossimità, coinvolgimento, relazione”. 

Forma di comunicazione sempre di maggiore rilievo e attenzione, la street art, dopo essersi affrancata dallo stigma dell’illegalità, rappresenta oggi un’opportunità molto interessante per migliorare e rigenerare il territorio, soprattutto le aree urbane. 

Dal simbolismo de “Le Cabine del Paradiso”, il nostro omaggio artistico dedicato a Dante nel 700° anniversario della sua morte, e dalla testimonianza dell’impegno sociale e politico delle sorelle Mirabal, si arriva alle cabine in rosa sui percorsi del Giro d’Italia o in verde su quelli dei Navigli milanesi, passando dal Mare di Milazzo che abbraccia la terra, e fino alla cabina dedicata al Generale Dalla Chiesa che ha vinto la nostra Street Art Challenge sui social con oltre 4 milioni di visualizzazioni.

Conditi anche da linguaggi multimediali che si spingono fino ad impiegare le tecniche della Realtà Aumentata, i murales realizzati sulle cabine di E-Distribuzione sono espressioni non solo del talento degli artisti che li realizzano, ma anche, spesso, di valori etici e istanze sociali che rappresentano le comunità con cui vengono progettati.  

“Sono soltanto alcuni degli esempi del nostro impegno nel brand activism e della sostenibilità ambientale - prosegue Vona - che si completa anche con gli oltre cento interventi sui tralicci per la messa in sicurezza delle linee o l’installazione di nidi artificiali a tutela dell’avifauna”.

Sul palco dell’evento anche altri soggetti coinvolti a vario titolo nel settore: Sebastiano Ercoli, del network di designer “Il Vespaio”, che ha raccontato dei numerosi progetti rivolti soprattutto ai più giovani; Claudio Bertona della start-up “Brand of the City”, che lavora a favorire la crescita del brand activism mettendo in comunicazione i bisogni della cittadinanza con le istanze del neo-mecenatismo a fini ambientali; Cristian Gangitano, cofondatore della “Casa degli Artisti” e memoria storica dell’arte urbana in tutte le sue accezioni ed evoluzioni, coinvolto in numerosi progetti di rigenerazione (e non riqualificazione, come tiene a precisare) urbana.

E in futuro cosa accadrà?  “Il nostro impegno è continuare a sperimentare e aprire un confronto con artisti e architetti”, conclude Lorena Vona, ma anche attivare un nuovo approccio open alla progettazione degli impianti all’insegna dell’economia circolare”. Per esempio “è stato lanciato il contest per le street box, le cassette stradali, dedicato ad architetti e designer”,

Le strade parlano, dunque. E lo fanno anche per lasciare un futuro migliore alle prossime generazioni.