• 12 marzo 2021

Attestazione di pubblica benemerenza a E-Distribuzione

Arriva un riconoscimento di grande pregio per il nostro impegno a favore della Protezione Civile e delle popolazioni colpite dal terremoto del 2012 in Emilia-Romagna

Immagine dell'attestato di benemerenza a e-distribuzione

Un riconoscimento di grande valore per l’impegno profuso in occasione del sisma avvenuto in Emilia Romagna nel 2012: l’attestazione di pubblica benemerenza è stata conferita a noi di E-Distribuzione per aver partecipato con merito alle operazioni di protezione civile in quei momenti così difficili. Un titolo che ci onora e che premia tutti i nostri uomini e donne che hanno mostrato spirito di servizio nel corso dell’emergenza.

Nella notte del 20 maggio 2012, alle quattro, circa, iniziava l’evento sismico che sconvolse l’Emilia Romagna, provocando anche nei giorni successivi, in particolare il 29, gravi danni alle popolazioni e al territorio, anche in termini di perdite di vite umane. Quella notte anche noi c’eravamo. E Antongiulio De Lazzari lo ricorda bene, allora era il Responsabile di Zona di Ferrara, tra i centri più colpiti, insieme a Modena. Una telefonata alle cinque e trenta del mattino, era la prefettura, lo convocava al tavolo dell’emergenza. La macchina dei soccorsi si era messa in moto e insieme alla Protezione Civile e ai Vigili del Fuoco, le nostre squadre entravano in azione per mettere in sicurezza e liberare dalle macerie. Anche i nostri impianti avevano subito enormi danni, prontamente riparati: si erano verificati crolli e danneggiamenti di cabine, anche primarie, e guasti su linee di Media Tensione (46 in totale tra il 20 e il 29 maggio). Nel modenese, nella cabina di Mirandola, la forza del terremoto era stata tale da aver fatto spostare i trasformatori AT/MT del peso di tonnellate. E una sede operativa di zona, quella di Ferrara, era stata resa in parte inagibile. Senza menzionare il picco di clienti, oltre quarantamila, disalimentati in corrispondenza della prima scossa.

 “La nostra risposta è stata immediata e coordinata con le istituzioni”, racconta De Lazzari, attualmente Responsabile di Zona Roma Esterna - Rieti. Ma soprattutto improntata allo spirito di servizio: “quello che mi è rimasto impresso di più è stato questo: i colleghi che venivano a lavoro nonostante tutto”, ricorda, nonostante fossero coinvolti in prima persona e con le case danneggiate si sono messi a disposizione, anche nei turni di reperibilità. Stesso atteggiamento c’è stato anche tra il personale non operativo.

La terra continuava a tremare, le scosse facevano paura, ma nonostante questo, si continuava a lavorare per ripristinare il servizio e poi, in una seconda fase, rimuovere le macerie e ricostruire. E per esorcizzare la paura del “nemico” che ti sorprende all’improvviso c’è un episodio che rimarrà in mente a chi quegli eventi li ha vissuti: i colleghi che tenevano sul tavolo una bottiglia di acqua mezza piena utilizzandola come avvertimento per le vibrazioni causate dalle scosse. Come pure la grande solidarietà dimostrata ad esempio a un collega rimasto senza casa cui è stato messo a disposizione un camper dove vivere.

Abbiamo ricevuto un appoggio da tutte le zone dell’Area”, dice il nostro testimone.  Oltre al personale operativo delle zone coinvolte nei disservizi (Modena, Reggio Emilia, Ferrara), sono state impiegate infatti anche risorse provenienti da tutta la Regione Emilia Romagna e da quelle limitrofe, come le Marche e il Veneto.

Tutti i nostri operativi quindi hanno lavorato fianco a fianco delle Istituzioni, non solo Protezione Civile, ma anche i sindaci dei paesi più colpiti con cui c’è stato un coordinamento totale. “Ci siamo seduti a un tavolo condiviso per programmare gli interventi”, riferisce De Lazzari. “Noi eravamo là come E-Distribuzione e abbiamo contribuito in maniera attiva a risollevare il territorio dal sisma”, conclude. 

Ed è per questo, per questo grande impegno e spirito di servizio, dimostrato non solo nei giorni successivi all’evento, ma anche nei mesi a venire, con tutto lo sforzo della ricostruzione, oltre che del ripristino del servizio, che è arrivata l’attestazione di pubblica benemerenza. Si tratta di un riconoscimento che viene conferito ad amministrazioni, enti o persone, che dimostrano di aver partecipato ad interventi di protezione civile dando prova di “significative capacità propositive e gestionali o singolari doti di altruismo e abnegazione”.

L’attestazione di pubblica benemerenza, che può essere concessa per tutti gli eventi per i quali viene sancito lo stato di emergenza, è conferita dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Capo Dipartimento della protezione civile che provvede al rilascio: nel nostro caso le attività per il riconoscimento sono iniziate nel 2019 e la nostra richiesta, che ha avuto esito positivo, è stata ufficializzata con pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 14 gennaio 2021.

E’ con grande orgoglio che riceviamo questo riconoscimento - ha dichiarato Vincenzo Ranieri, AD di E-Distribuzione - che premia tutte le donne e gli uomini di E-Distribuzione che hanno mostrato un encomiabile spirito di servizio nel corso dell’emergenza. Per la nostra società, l’attenzione e la vicinanza alle comunità locali sono degli elementi imprescindibili. Il nostro impegno sul territorio emiliano è stato significativo non solo nei giorni successivi agli eventi sismici con il ripristino del servizio elettrico e la messa in sicurezza degli impianti, ma anche nelle fasi successive di ricostruzione post terremoto e di rilancio economico dei territori coinvolti”

«Un riconoscimento alla capacità operativa e al grande spirito di servizio e abnegazione dimostrati durante l’emergenza in Emilia-Romagna” - ha commentato il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio che ha voluto sottolineare «il ruolo di primo piano che E-Distribuzione occupa nel Sistema di protezione civile, in termini di supporto strategico nella gestione delle emergenze, locali e nazionali, al fianco delle comunità e dei territori coinvolti.

Un riconoscimento quindi che ci rende orgogliosi per il percorso fatto in quei mesi durante l’emergenza, a servizio, sempre, del territorio.