• 18 gennaio 2021

La rete del futuro resiliente e amica del territorio

Gli interventi del progetto “Resilienza” nella Montagnola Senese e nei comuni della Valcamonica in provincia di Brescia per potenziare gli impianti, senza impattare sull’ambiente circostante

Immagini di un operaio mentre svolge un intervento su un traliccio

Le colline della provincia senese e il Torrente Re a Brescia, luoghi di incantevole bellezza in cui entrare in punta di piedi: è quello che faremo per realizzare gli interventi che rientrano nel più ampio progetto “Resilienza” per la Rete del domani.

L’infrastruttura elettrica del futuro sarà sempre più digitalizzata e smart. In tale contesto la rete, automatizzata e in grado di agire in autonomia in caso di eventuali guasti/anomalie, sarà sempre più integrata nel territorio e nell’ambiente circostante, Il nostro impegno per andare in questa direzione si sposa con gli interventi che abbiamo pianificato, tra gli altri, in Toscana e Lombardia, nell’ambito del progetto “Resilienza”, nato per potenziare i nostri impianti, coniugando innovazione e sostenibilità.

Nel primo caso, i lavori interesseranno, in particolare, un’ampia porzione della cosiddetta “Montagnola Senese”, a Monteriggioni e Sovicille, lungo i declivi e le aree residenziali di Santa Colomba, Montebuono, Fungaia e in quelle limitrofe, che rappresenta un contesto paesaggistico di pregio, ricco di poggi e zone boschive, con un panorama caratteristico e “incantato” molto famoso in Italia e nel mondo (“Monteriggioni di torri si corona, così ['n] la proda che 'l pozzo circonda”, Dante, Inferno XXXI).

Su questa area è previsto un importante potenziamento della rete di Media Tensione attraverso la realizzazione di una nuova dorsale elettrica di 2,5 chilometri completamente interrata,a ridotto impatto ambientale. Una linea quindi in piena armonia con la natura circostante e totalmente efficiente: sarà infatti collegata, in modalità cosiddetta “in anello”, con altri impianti per garantire un’elevata qualità del servizio in situazioni ordinarie e tempi di rialimentazioni più brevi in caso di disservizio, grazie alla possibilità di “richiusura” e “controalimentazione” immediata attraverso il telecontrollo.

Con un ulteriore intervento sarà, poi, ricostruita completamente la linea aerea di Bassa Tensione che fornisce alimentazione alla località di Montebuono: gli attuali conduttori saranno sostituiti con cavo isolato di ultima generazione che permetterà di rendere la rete più resiliente a eventi atmosferici come vento forte, temporali e nevicate, e di limitare, in caso di criticità, l’utilizzo di eventuali alimentazioni di emergenza con gruppi elettrogeni.

Le operazioni, la cui conclusione è prevista concludersi entro l’estate del 2021, rientrano nel più ampio piano di investimenti per il potenziamento della rete territoriale, frutto di un percorso in cui ci siamo confrontati con le amministrazioni comunali di Monteriggioni e di Sovicille con l’obiettivo di individuare necessità della cittadinanza per poter assicurare un servizio elettrico di migliore qualità. 

Un sistema elettrico più automatizzato e resiliente è il nostro obiettivo anche in altre parti d’Italia, come nei Comuni della Valcamonica in provincia di Brescia, dove abbiamo dato avvio al “piano cieli sgomberi” per interrare le linee.

L’opera, che si completerà nei primi mesi del 2021, vedrà la costruzione di una linea che

interesserà i comuni di Paspardo e di Cimbergo e si snoderà totalmente interrata attraversando i centri abitativi. Si svilupperà complessivamente per circa 1.700 metri e si collegherà ad un tratto di linea esistente anch’essa sotterranea. Anche il viadotto che attraversa il Re, un torrente della val Gandino legato alla storia di questa area,

beneficerà dell’interramento della linea.  . L’intervento permetterà di connettere le cabine di trasformazione con notevole miglioramento della qualità del servizio. Oltre che rispettare il territorio circostante. In quest'ottica, anche il palo che sorregge il trasformatore, posto in prossimità dell’istituto scolastico di Paspardo, verrà sostituito da piccola cabina completamente rivestita con pietra locale.

Interventi dunque che mirano a una rete più forte rispetto alle condizioni meteo e alle criticità e più gentile allo stesso tempo con la natura circostante.