• 04 febbraio 2020

E-Distribuzione digitalizza l’infrastruttura elettrica grazie al laser scanner 3D

Ad oggi sono state scansionate in 3D oltre 1000 cabine secondarie e più di 70 cabine primarie.

Foto di un tecnico di e-distribuzione che utilizza lo scanner laser 3D

Il gemello digitale della rete elettrica (Network Digital Twin) prende forma. Un lavoro possibile grazie al ‘3D Modeling’ della rete elettrica, ottenuto con l’utilizzo di  laser scanner 3D di ultima generazione, in grado di replicare il funzionamento dell’infrastruttura e testarla in tutte le possibili condizioni. Per questo motivo l’Azienda  ha investito nell’utilizzo dello scanner 3D come strumento di supporto alle attività digitali sulle reti elettriche, e i primi risultati dell’applicazione di questo strumento nella realtà del territorio stanno portando ad una straordinaria acquisizione di dati. Tanti dati che verranno raccolti in un unico Repository e che consentirà l’introduzione di nuove modalità di lavoro come sopralluoghi da remoto, sviluppo di modelli di manutenzione predittiva attraverso l’intelligenza artificiale, e nuovi modi di interazione con il personale operativo in campo.

I risultati di queste acquisizioni tramite scanner 3D sul campo vanno oltre le attese, come ci spiega bene Riccardo GalliSpecialista di Telecontrollo e Automazione, Tecnologie di Rete, E-Distribuzione, -  “Il laser scanner non si porta a casa solo immagini, ma una nuvola di punti in grado di restituirci con esatta precisione le misure di ciò che scansiona. Questi dati sono utilissimi nelle diverse attività perché consentono e consentiranno con sempre maggiore verosimiglianza di gestire da remoto  la nostra rete nazionale”. Ma quali le applicazioni nella realtà quotidiana? Tante, elenchiamone tre su tutte ad esempio quelle in relazione alla gestione delle cabine: nuova progettazione di componentistica, supporto da remoto avanzato (visione su PC dell’immagine 360° della Cabina Secondaria), censimento dei componenti della rete.  Nel primo caso d’uso immaginiamo ad esempio di dover inserire un nuovo scomparto MT in una cabina, in questa situazione poter conoscere da remoto le esatte dimensioni degli spazi e sapere se quel comparto può essere allocato o meno vuol dire ottimizzare spostamenti, tempi e costi di sopralluogo. Altra applicazione è quella del coordinamento da remoto di operativi, caso molto frequente in situazioni di  task force in cui il personale sopraggiunge da fuori e conosce poco il territorio in cui andrà ad operare: in questo caso il valore aggiunto sarà avere un unico coordinamento centrale con accesso ad un sistema in grado di fornire immagini 3D, particolari ed elenco dei componenti in una cabina e poter dare supporto agli operativi in campo. Altra possibile applicazione futura dei dati acquisiti con laser scanner è poi quella della realizzazione del censimento automatico dei componenti che si effettua durante la verifica delle cabine secondarie. Lo scanner 3D consente oggi di mappare un’intera cabina secondaria in meno di 20 minuti.

Diversi i modelli di scanner 3D che si stanno sperimentando, a seconda delle finalità di utilizzo. Ce lo spiega meglio Cristina SilvestriHead of Field Operation Technologies and Innovation – Tecnologie di Rete, E-Distribuzione: “Ci siamo dotati di differenti scanner che si distinguono per potenzialità, performance e tecnologie diverse: in base all’ambiente che si scansiona possono esser più adatti alcuni modelli, ad esempio se ci troviamo all’aperto o in spazi chiusi, così come influiscono la dimensione e la luminosità. Per la scelta dello strumento da adottare nelle diverse situazioni stiamo ovviamente valutando oltre alle differenti performance, anche la praticità d’uso e nuove modalità di scansione. Tra queste modalità quella ad esempio di montare il device su uno zainetto in grado di ricostruire le linee elettriche esterne man mano che si cammina. Infine siamo sempre attenti all’evoluzione tecnologica, motivo per cui nell’attuale sperimentazione non abbiamo solo laser scanner, ma stiamo testando anche un nuovo device, sviluppato da una start-up, che si basa sulla proiezione di luce strutturata”.