• 16 ottobre 2019

Nuove termocamere smart per le ispezioni termografiche

In corso la sperimentazione di nuove termocamere collegabili agli smartphone in dotazione alle nostre forze operative.

Foto delle nuove termocamere utilizzate dai tecnici di e-distribuzione

E’ in corso da luglio una sperimentazione su tutto il territorio italiano che prevede l’utilizzo, da parte delle nostre forze operative, di nuove termocamere, collegabili agli smartphone in dotazione, per effettuare agevolmente le ispezioni termografiche.

Nelle attività in campo, che vengono realizzate sulla rete elettrica, le ispezioni termografiche hanno l’obiettivo di rilevare punti caldi sulla rete elettrica che possono dar luogo a stress termico ed usura anticipata dei componenti, così come situazioni anomale, ad esempio forti sbilanciamenti di carico di energia elettrica.

Attualmente questo tipo di rilevazioni vengono solitamente programmate ad-hoc, e realizzate con un apparecchio che seppur dalle dimensioni contenute, deve essere espressamente portato nell’equipaggiamento.

Con la termocamera per smartphone tali attività possono invece realizzarsi con un dispositivo estremamente compatto, che può rientrare negli asset standard delle attrezzature degli operativi, dal facile utilizzo ed ad un costo ridotto rispetto alle termocamere tradizionali. Questa nuova soluzione, ha dunque il grande vantaggio di rendere le ispezioni un’attività quotidiana molto più semplice; faciliterà inoltre l’utilizzo e la frequenza delle rilevazioni, rendendo possibile prevedere con maggiore tempestività guasti sulla rete.

L’utilizzo è semplice, basta collegare la termocamera allo smartphone ed accenderla. In pochi secondi si avvierà visualizzando l’immagine termografica nella specifica applicazione. Inoltre, i dati di rilevazione delle temperature saranno visibili direttamente in una App dedicata, le cui funzionalità verranno successivamente integrate negli applicativi WFM (Work Force Management).

La sperimentazione in corso coinvolge circa 440 colleghi di diverse Zone e le nostre Unità Operative, che sono stati formati all’utilizzo del dispositivo con sessioni dedicate.

I prossimi tre mesi saranno dedicati al loro utilizzo sul territorio e alla raccolta di feedback per valutare poi una successiva estensione a tutti i colleghi operativi.