Italiani e transizione energetica: a che punto siamo?
Uno studio pubblicato da RSE traccia il quadro sul rapporto tra le famiglie italiane e le sfide legate al cambio di rotta
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Quale rapporto lega gli italiani alla transizione energetica? Se lo è chiesto l’RSE, l’ente di Ricerca sul Sistema Energetico, nel suo documento “Il Paese e la transizione energetica: il punto di vista delle famiglie”, che ha indagato la reale conoscenza dei temi e degli obiettivi di questo epocale cambiamento.
La transizione energetica è un grande “passo” per tutti, si tratta di adottare scelte quotidiane che incidono su molti aspetti della vita delle persone e che chiedono di ripensare e ridefinire la propria casa, il proprio lavoro, le proprie relazioni e, in senso lato, anche il proprio modo di vivere.
Ma come vedono questa “rivoluzione” gli italiani e con quale attitudine la stanno affrontando?
L’analisi di RSE, che ruota attorno a diverse indagini svolte nel 2021 e 2022 in collaborazione con BVA Doxa e che hanno coinvolto oltre 7.000 nuclei rappresentativi della popolazione italiana, ha evidenziato come il tema della transizione energetica sia ancora distante. Un po’ meno della metà degli intervistati si ritiene molto informati (7%) e abbastanza informati (40%), mentre una maggioranza di persone - il 53% - non sa ancora declinare bene tale questione, ossia non sa che cosa voglia dire.
Il rapporto tra transizione energetica e temi ambientali emerge chiaramente: per la maggioranza del campione essa è legata all’uso di fonti rinnovabili e a un maggiore ricorso a tecnologie e sistemi produttivi che consentono una maggiore efficienza energetica e che complessivamente porteranno “benefici all’ambiente, meno inquinamento e riduzione dell’impatto sul clima”.
A proposito di tecnologia, essa è considerata un fattore chiave per semplificare la vita di tutti i giorni, anche in casa, ad esempio attraverso la diffusione di oggetti e impianti smart.
Un altro punto importante riguarda la tematica della gestione dei consumi energetici: oltre 8 famiglie su 10 considerano essenziale o molto importante il risparmio energetico; per circa la metà di queste, l’impegno è considerato essenziale. La consapevolezza di aver aumentato i consumi ha spinto il 41% a prendere in considerazione la possibilità di realizzare ulteriori interventi nella propria abitazione, con lo scopo di contenere le spese energetiche, e il 20% si è detto propenso a installare un sistema fotovoltaico sul tetto della propria abitazione entro i successivi 24 mesi.
Infine, anche lato mobilità dagli studi RSE sono emersi segnali di apertura e sensibilizzazione a questi argomenti: il 51% del panel si è dichiarato propenso all’acquisto di un’auto ibrida, il 38% a quello di un’auto elettrica.
Come si evince dal documento, quello della transizione energetica è un percorso che tutti noi dobbiamo condividere, ognuno facendo la propria parte. Sia le famiglie che gli operatori di sistema come noi di E-Distribuzione.
E anche noi stiamo supportando questo grande cambiamento, accompagnando gli italiani in questa via. Lo facciamo quotidianamente, grazie a una rete che stiamo rafforzando per favorire la mobilità elettrica - nel 2023 oltre 13 mila connessioni alla rete realizzate per le infrastrutture di ricarica pubblica per i veicoli elettrici nelle aree in cui siamo presenti - e per la generazione distribuita: alla fine dello scorso anno abbiamo raggiunto il traguardo di quasi 1,5 milioni di produttori di energia rinnovabile.
Si tratta di un cammino che sta procedendo, step by step, verso i rilevanti obiettivi fissati a livello europeo e internazionale.