• 26 aprile 2023

Ispezioni eliportate e tecnologia: il Grande Gemello della Rete

Digital Twin e intelligenza artificiale per una manutenzione predittiva della rete elettrica

foto di un operaio che utilizza uno scanner

Monitorare la rete grazie alla tecnologia: è quello che facciamo con le ispezioni eliportate e le altre attività che ci consentono di migliorare la qualità e l’efficienza del servizio. In questo, abbiamo un alleato potente, il gemello digitale della nostra rete, e uno “strumento” dalle grandi potenzialità, l’intelligenza artificiale.

Sono centomila i chilometri percorsi ogni anno per ispezionare le nostre linee aeree. Da Nord a Sud, gli elicotteri che si alzano in volo hanno il compito di scansionare in 3D e fotografare l’infrastruttura presente sul territorio.

Questi voli hanno come obiettivo quello di produrre immagini e dati che vengono inseriti in un repository, un database da cui è possibile analizzare, incrociando frame e info presenti, lo stato della rete.

Il risultato di questo processo è il “Digital Twin”, la copia digitale della nostra infrastruttura, accessibile da remoto e a disposizione dei team in tutte le aree.

Si tratta di una grande “raccolta” che diventa sempre più accurata e completa grazie all’avanzamento tecnologico e che viene processata da ODIN (“Object Detection Infrastructure Networks”), la nostra intelligenza artificiale al lavoro per riconoscere in misura sempre maggiore e più specifica i singoli componenti della rete.

A beneficiarne è proprio lo stato di salute dell’infrastruttura e in particolare le attività di manutenzione, che possono essere anticipate per prevenire criticità.

ODIN con le sue capacità permette di rilevare le criticità della rete, per intercettare, programmare e organizzare secondo priorità gli interventi e non solo.

Questo sistema d’insieme - gemello digitale e intelligenza artificiale - consente di avere una visione chiara e completa sia dei singoli asset della rete (per esempio, le apparecchiature) che dei punti di distanza tra di essa e altre infrastrutture (strade, ponti, case) come pure tra la rete e la vegetazione, la cui crescita incontrollata potrebbe creare difficoltà al corretto funzionamento dell’infrastruttura.

“La tecnologia ha consentito a questo processo di essere ulteriormente ottimizzato: ODIN, attraverso il riconoscimento fotografico, è capace di individuare eventuali anomalie della rete o di ciò che la circonda, permettendoci di effettuare dei collaudi o sopralluoghi in maniera molto semplificata”, spiegano Roberto Tamburi e Abderrazzak Cosenza Moumine (Referenti O&M Manutenzione Rete).

Ma non ci sono soltanto le linee aeree a “comporre” il gemello digitale: il progetto è stato esteso anche alle cabine secondarie e primarie. Lo scan degli impianti non avviene attraverso le ispezioni eliportate, ma grazie al lavoro svolto dai nostri operativi con strumentazioni apposite, i laser terrestri.

Sono oltre 300 quelli consegnati a ciascuno dei nostri team, ed è stata effettuata una formazione specifica per un centinaio di referenti di tutta Italia, chiamati a loro volta a istruire i colleghi su queste attività.

Il futuro è, dunque, a portata di innovazione.

Benedetta Bartolomucci e Marco Piccinelli, (Referenti O&M Manutenzione Rete) aggiungono: “Entro il 2027 dovremo ottenere il Digital Twin di più di 300.000 cabine secondarie e più di 2.000 primarie. Si tratta sicuramente di una grande sfida, vista l’ampiezza della nostra rete, alla quale noi rispondiamo con la tecnologia”.

Un alleato prezioso per osservare l’infrastruttura e poter garantire un servizio migliore ai clienti.